Un Festival da record. A Camogli, la comunicazione che commuove
Peccato si debba attendere un intero anno per potersi di nuovo emozionare con l’eccezionale combo che unisce, da ben dieci anni, il golfo paradisiaco di Camogli e i grandi promotori della ricerca e della cultura. L’edizione 2023 del Festival della Comunicazione si è da poco concluso con numeri che superano i precedenti, mentre già si stila il programma promesso per il prossimo appuntamento.
Un evento che ha convogliato i maggiori contributi del panorama culturale italiano noto e amato anche oltre confine. I nomi sono stati l’esca per un’affluenza davvero straordinaria la quale ha permesso a una città di mare incantevole come Camogli di vestirsi a festa, ampliando la propria naturale attrattiva. I paesaggi sono stati una cornice dorata per un’atmosfera calda, coinvolgente e ricca di un fascino intellettuale unico.
Chi ha esplorato le piazze principali sul lungomare aveva solo l’imbarazzo della scelta. Gli interventi si susseguivano in una tournée di voci-capolavori: da Massimo Recalcati a Stefano Rossi; da Aldo Cazzullo a Fiorello. Una sinergia suggestiva creata da interpreti che hanno portato le proprie competenze giornalistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche, scientifiche, come tributo a una tra le facoltà più imprescindibili per la dignità umana: la memoria. Stimoli preziosi che hanno letteralmente incantato i visitatori dei carruggi. Ovunque si animavano lacrime di pienezza. Lacrime nate da una gioia che, ancora oggi, la cultura riesce a far gorgogliare.
I magici incontri non potevano di certo non commuovere i grandi inventori del Festival Rosangela Bonsignorio e Danco Singer i quali, volgendo il più affettuoso ricordo al fratello scomparso Umberto Eco, hanno calcato, in modo magistrale, il contenuto sensibile che porterà in seno una tematica così essenziale come quella scelta per questa edizione. La memoria è uno strumento affettivo, un portafoglio di valori, la vera ricchezza che porta alla libertà.
