Chiudere

Quando la frazione di Mezzate è stata protagonista in un film con le riprese di “A casa nostra”

Quando la frazione di Mezzate è stata protagonista in un film con le riprese di “A casa nostra”
  • PubblicatoMaggio 15, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Nel 2006 la frazione di Mezzate di Peschiera Borromeo e più precisamente la via Ugo La Malfa è stata una delle location del film “A casa nostra” diretto da Francesca Comencini. Alcuni episodi sono stati girati anche nel parco intitolato a Don Luciano Pietrobelli, storico parroco di Mezzate.

Durante le riprese la via La Malfa è stata invasa per giorni da tecnici, attori, mezzi, luci creando grande fermento e curiosità negli abitanti che vedendo poi le proprie abitazioni nelle scene del film si sono sorpresi e inorgogliti.

Gianni Barbacetto, giornalista, scrittore e opinionista, ha collaborato con la regista Francesca Comencini e la sceneggiatrice Paola Comencini per il soggetto del film. «È stata scelta Mezzate come location – spiega – perché vi era la necessità di girare alcune scene nell’hinterland milanese e la frazione di Peschiera Borromeo si prestava molto bene alle riprese».

“A casa nostra” racconta le vicissitudini di diversi personaggi che sembrano condurre vite differente e distanti, in realtà le loro esistenze si sfiorano e corrono sullo stesso filo della narrazione. Uno dei protagonisti è il ricco banchiere Ugo, interpretato da Luca Zingaretti, che organizza un’operazione illecita con l’aiuto di un politico senza scrupoli. Sulle tracce dell’uomo d’affari c’è Rita, capitano della Guardia di Finanza, interpretata da Valeria Golino. Così precisa e perfetta sul lavoro è una donna sola che frequenta il complicato e immaturo Matteo (Fabio Ghidoni). Elodie (Laura Chiatti), aspirante modella, è amante di Ugo ma lo tradisce con Gerry (Luca Argentero), il commesso di un supermercato che è sposato con un’infermiera di terapia intensiva (Valentina Lodovini). E ancora Bianca, prostituta dell’est che si innamora di un cliente, Otello (Giuseppe Battiston), benzinaio con obbligo di firma per aver ucciso quindici anni prima una donna.

A far da sfondo il melodramma verdiano che accompagna le sequenze e sottolinea l’evoluzione emotiva dei personaggi. Milano è al contempo città di perdizione ma anche di bellezza e fascino, è luogo delle intercettazioni, dell’epoca post-tangentopoli, caotica e irresistibile. Tutto ruota intorno all’insoddisfazione, alla paura della solitudine, al desiderare sempre qualcosa in più, al bisogno di sentirsi amati. Con grande maestria e grazie a un cast d’eccezione, la regista tocca le corde più profonde dell’animo umano.

Lascia una Risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *