Giorgia Cherubino arriva prima alla traversata dello Stretto di Messina
La gioia dipinta sul volto della vittoriosa Giorgia Cherubino, classe 1999, al traguardo in Calabria dopo la traversata dello stretto di Messina dice molto di più delle parole.
La sangiulianese Cherubino è reduce da questo importante traguardo grazie al percorso motivazionale iniziato con il supporto del coach Daniele Di Benedetti.
«Dopo una serie di relazioni tossiche e di molta incertezza a livello lavorativo – racconta con entusiasmo la vincitrice – sono entrata in contatto con Daniele Di Benedetti, con cui sto seguendo un percorso di crescita professionale e personale. Nell’ambito del corso di life e mental coach sono previste delle sfide. L’anno scorso era in programma la maratona di New York, che non ho potuto effettuare per motivi economici. La challenge di quest’anno è stata la traversata dello Stretto. Durante l’allenamento ero molto fiduciosa, perché abbiamo diversi strumenti di coaching che supportano il nostro potenziale. Poi, una volta in mare, ho avuto paura dell’acqua fredda e profonda, delle correnti e di non arrivare fino al traguardo. Anche perché con la simulazione in vasca non sono riuscita a terminare il percorso perché ero letteralmente senza fiato. A livello fisico, ho temuto la stanchezza e ho avuto mal di testa durante la traversata. All’inizio, non vedevo nulla perché ho messo troppo vasellina in difesa del sale marino e i miei occhialini si sono appannati. Poi ho chiesto aiuto al barcaiolo che mi faceva da scorta. Quando ho visto all’orizzonte la sabbia dopo tanto mare blu mi sono emozionata, mi veniva voglia di piangere ma dovevo continuare. È stata un’emozione fortissima, durante il percorso ho provato un enorme senso di gratitudine. È stato un dialogo intimo con me stessa, cresceva in me la consapevolezza di farcela bracciata dopo bracciata. Atleticamente mi sono allenata per circa quattro mesi nella piscina “San Donato Active” di via Parri a San Donato Milanese sotto la guida esperta di Alessandro Massa, che mi è stato davvero di grande supporto, sia tecnico che emotivo. Alla competizione abbiamo partecipato in 60, divisi in due turni da 30. Siamo partiti da Torre Faro di Messina e siamo giunti a Villa San Giovanni in Calabria. La distanza percorsa è stata di circa 3,5 km. Li ho percorsi in un’ora circa».
Giorgia Cherubino ha nel sangue la Calabria per parte materna. Ha avuto un’infanzia difficile dopo la tragica e improvvisa perdita del padre quando aveva solo otto anni. «Ad un certo punto della mia vita ho avuto bisogno di chiedere aiuto – conclude Cherubino – avevo bisogno di una svolta e grazie al mio coach l’ho trovata. Sono stati anni terribili per me, ho perso l’autostima e ho incontrato persone sbagliate sia in amicizia che in amore. Mentre nuotavo ho avvertito la presenza di mio padre, lui era con me!».
Per approfondire la realtà di Giorgia Cherubino: https://www.instagram.com/giorgia.cherubino/
2 Commenti
Parole stupende e descrizione fantastica! 😍
Le belle notizie vanno condivise!