“Libri che mi hanno rovinato la vita”. Daria Bignardi racconta al Carcano il dedalo di carta che segna una vita
Tempo di lettura: < 1 minuto. Un libro può divenire il nostro migliore amico, un termine di paragone, un rifugio, un efficace assistente alle controversie che la vita ci invita
Un libro può divenire il nostro migliore amico, un termine di paragone, un rifugio, un efficace assistente alle controversie che la vita ci invita ad affrontare. Un libro può anche farsi testimone della trasformazione di una vita. In senso positivo, può portare a migliorare noi stessi e far sorgere in noi nuove possibilità; in senso negativo, può controllare le nostre inclinazioni, favorire un rapporto di dipendenza verso determinati dogmi o addirittura sradicare ataviche e salde convinzioni.
Sul palco del Carcano, lunedì 17 ottobre salirà una giornalista d’eccezione capace di rivelarci cosa un libro sia in grado di scatenare e in quale direzione, a volte, sia determinante nel dirottare le nostre idee, insieme ai nostri sentimenti. Daria Bignardi possiede l’appassionato cuore di una donna e la voce di una scrittrice esegetica, chiara, trasversale.
Saranno le sue parole a farci comprendere ciò che un libro dà e ciò che un libro toglie, per poi magari restituirci. Uno splendido racconto accompagnato dalle canzoni di Flo, raffinata cantautrice napoletana che ha già collaborato con la Bignardi nello spettacolo teatrale “La coscienza dell’ansia”. Un dialogo, senza parafrasi, tra sentimenti, timori, desideri e lunghi trascorsi con le pagine che segnano le nostre vite.
