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“Il prezzo che paghiamo”: a Milano la prima del documentario che dà voce alle vittime italiane della crisi climatica

“Il prezzo che paghiamo”: a Milano la prima del documentario che dà voce alle vittime italiane della crisi climatica
  • PubblicatoMaggio 21, 2025
Tempo di lettura: 2 minuti.

C’è un prezzo che paghiamo tutti: quello dell’inazione climatica, della cecità politica e dell’avidità industriale. È il costo umano, sociale e ambientale di un sistema che continua a ignorare l’urgenza di cambiare rotta. È proprio da questa consapevolezza che nasce “Il prezzo che paghiamo”, il nuovo documentario prodotto da Greenpeace Italia e ReCommon, con la regia collettiva di FADA Collective, in anteprima a Milano il 24 maggio, alle ore 20.30 presso la redazione di Scomodo (Via Carlo Boncompagni 51/10), a ingresso libero.

Il film, che verrà proiettato in diverse città italiane nei mesi a venire, affronta una domanda cruciale: quali sono le conseguenze della crisi climatica per le persone comuni?

Attraverso un intreccio di testimonianze dirette, analisi scientifiche e ricostruzioni documentali, “Il prezzo che paghiamo” porta sullo schermo le storie di chi, in Italia, vive sulla propria pelle gli effetti della crisi ambientale. Tra i protagonisti c’è Maria Gordini, agricoltrice dell’Emilia-Romagna che ha visto la sua casa e la sua azienda agricola distrutte dalle devastanti alluvioni che hanno colpito la regione nel 2023 e nel 2024. In Basilicata, invece, il documentario dà voce a Camilla Nigro, Isabella Abate e Giorgio Santoriello, cittadini attivi contro l’industria estrattiva che ha segnato profondamente la loro terra. È proprio lì, tra le colline lucane, che si trova il più grande giacimento terrestre di petrolio dell’Europa occidentale, gestito dalla multinazionale italiana ENI.

Accanto alle storie personali, il documentario ospita le riflessioni di voci autorevoli come Milena Gabanelli, firma storica del giornalismo d’inchiesta italiano, Stella Levantesi, giornalista climatica e autrice de “I bugiardi del clima”, e Davide Faranda, direttore di ricerca in climatologia presso il CNRS in Francia.
La narrazione è accompagnata dalle musiche originali di Gianni Maroccolo, storico componente di Litfiba, CCCP e Marlene Kuntz, in collaborazione con Ala Bianca Group Edizioni Musicali, e si avvale di materiali d’archivio, documenti storici e dati scientifici che ricostruiscono l’intreccio invisibile tra lo sfruttamento delle risorse fossili e l’accelerazione degli eventi climatici estremi.

Per informazioni e richieste di proiezione: info@ilprezzochepaghiamo.it

Per guardare il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=3pVTAvVDh18

Foto di un'alluvione

Foto di Lars da Pixabay

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