Un messaggio sociale, impresso sulle magliette della Società Sportiva Macallesi: «No bullismo»
Tempo di lettura: 2 minuti. “No bullismo” è lo slogan proposto dalla Società Sportiva Macallesi sulle magliette della nuova stagione calcistica per le categorie agonistiche. Un impegno forte nel sociale
“No bullismo” è lo slogan proposto dalla Società Sportiva Macallesi sulle magliette della nuova stagione calcistica per le categorie agonistiche. Un impegno forte nel sociale a comprovare come il binomio sport-società possa essere un esempio da perseguire per sostenere le problematiche sociali che coinvolgono in particolar modo i giovani.
Il bullismo è una tematica reale con cui gli adolescenti, i genitori, gli educatori devono confrontarsi. Talvolta il bullismo si maschera sotto false vesti, non è evidente e riuscire a trovare un ponte con i giovani è un’importante missione. La società di calcio Macallesi, ubicata alle porte di Milano e diretta da Giancarlo Capriglia, cittadino di Peschiera Borromeo, punta proprio sull’essere ponte tra il mondo degli adolescenti e lo sport.
«L’idea della nostra società è quella di essere sempre vigile sulla problematica del bullismo che può colpire anche indirettamente, con l’emarginazione, con parole semplici che possono far male – come sottolinea Capriglia –. È un fenomeno subdolo perché, per timidezza magari, non viene denunciato dai ragazzi che ne sono colpiti e che, quindi, può essere presente anche in ambienti sani. Non bisogna mai abbassare la guardia per questo la Macallesi ha deciso di essere sempre vigile grazie anche al supporto di educatori sensibili e attenti agli atleti».
Un altro aspetto a cui la Macallesi tiene molto è la tematica della parità di genere e per questo motivo ha investito sulla formazione prevedendo degli incontri specifici atti a sensibilizzare al rispetto del genere femminile. «Il rispetto è la chiave della nostra visione – aggiunge –. Il nostro obiettivo non è solo formare dei giovani calciatori ma anche dei ragazzi socialmente responsabili che possano diventare dei futuri cittadini consapevoli».
L’auspicio è che il mondo dello sport sia sempre più vicino ai giovani atleti in modo da essere un punto di riferimento per la vita, non solo sportiva.