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Silvia Camerino e il suo ultimo libro “Mio fratello Paolo – Salvatore Borsellino”

Silvia Camerino e il suo ultimo libro “Mio fratello Paolo – Salvatore Borsellino”
  • PubblicatoMarzo 26, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

Silvia Camerino, classe 1991, vive a Lamezia Terme ed è studentessa della facoltà di Giurisprudenza. È attivista del movimento Agende Rosse di Salvatore Borsellino, coordinatrice del gruppo Agende Rosse Paolo Borsellino sede provinciale Catanzaro. Ha all’attivo diverse pubblicazioni. Il suo ultimo libro, “Mio fratello Paolo – Salvatore Borsellino”, edito Iod, è stato scritto insieme a Salvatore Borsellino ed è un ponte di ricordi e di memoria viva del giudice Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio del 1992 in via D’Amelio a Palermo, insieme a cinque poliziotti della sua scorta. La prefazione è dell’affermata scrittrice Dacia Maraini.

L’autrice afferma: «Questo libro è un’importante testimonianza, un racconto prezioso e profondamente sentito di ciò che mi ha raccontato Salvatore Borsellino, importante figura che ho incontrato anni fa nell’atrio della mia vecchia scuola. Fortemente colpita dalla tragedia che è costata la vita al giudice, da allora ho cercato di tenere viva la sua memoria. Il mio ultimo libro nasce da una lunga intervista a Salvatore che ripercorre la vita del fratello partendo dai ricordi dell’infanzia, mettendo in luce la sua rabbia per la giustizia negata, il sogno d’amore di Paolo per la sua adorata Sicilia e per i giovani. La lettura di queste pagine vuole essere impegno di responsabilità per gli educatori, gli studenti, i dirigenti scolastici e per tutti».

Silvia Camerino è attiva in prima linea nei progetti di legalità, sviluppati in una serie di incontri tenuti insieme ai familiari vittime di mafia e testimoni di giustizia in diversi istituti scolastici. Recentemente ha partecipato all’evento “1, 10, 100… Donne e Uomini che…” organizzato dal liceo linguistico Primo Levi di San Giuliano Milanese.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti e con il libro “Mio fratello Paolo”: ha ricevuto insieme a Salvatore Borsellino, il premio Giornalistico Lighea- Calabria libera (2023).

Foto di Silvia Camerino

1 Commento

  • Ho trovato la lettura di questo libro intensa, non solo per i ricordi che riconducono il giudice Paolo Borsellino bambino, adolescente e poi uomo delle e per le istituzioni, ma soprattutto per i sentimenti forti e al tempo stesso contrastanti. Una sete di verità, una rabbia ‘’ civile’’, mai rassegnata. Ho trovato la poesia e la genuinità dei sentimenti ,dei valori che spingono e rompono il muro del silenzio e invocano a voce chiara verità. Grazie Giudice Paolo, grazie Salvatore e grazie a te Silvia che con le armi della scrittura costruisci ponti che mai saranno demoliti. Alle nuove generazioni che coltivino il sogno d’amore!

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