Memoria e intelligenza artificiale. La nuova riflessione per il Festival della Comunicazione

È alle porte un amatissimo incontro culturale che ogni settembre – da dieci anni – riunisce i grandi volti del panorama letterario-scientifico. Proprio in questi giorni Camogli sta ultimando i preparativi e gli allestimenti per dare inizio al Festival della Comunicazione 2023 e accogliere un pubblico che conta sempre più appassionati ogni anno.
Da giovedì 7 a domenica 10 settembre seguiranno gli appuntamenti di un programma ricchissimo che farà convergere ingegnose menti in un tema ampio e multiforme: la memoria. Un viaggio tra ricerca e tecnologia votato alla scoperta del nuovo, di apparati artificiali che continuano a saggiare le nostre tradizionali capacità cognitive.
In un mondo in continua trasformazione – biologica e digitale – come si può comprendere e interpretare l’assetto della memoria? L’avvento dell’intelligenza artificiale promuove una nuova modulazione di un concetto cardine per il riconoscimento umano. I toni scientifici di Sahra Talamo; quelli tecnici di Giorgio Metta; il supporto poetico di Guido Catalano e quelli matematico-fisici di Odifreddi e di Alberto Diaspro, sono solo alcuni tra i molti autorevoli che aiuteranno a entrare nella trama attualissima di un rapporto nuovo tra l’uomo di oggi e la memoria, e del suo nuovo destino.
Sarà una quattro giorni che rispecchierà fedelmente le volontà del grande padre del Festival, Umberto Eco, il filosofo che lascia una matrice dorata a un’iniziativa nata, in primis, per un colloquio interculturale e di rianimazione della conoscenza universale.