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Massimo Troisi e la sua innata simpatia vivono nell’immaginario collettivo

Massimo Troisi e la sua innata simpatia vivono nell’immaginario collettivo

Tempo di lettura: 2 minuti.  Se fosse qui tra noi, Massimo Troisi avrebbe 70 anni. Invece la sua vita si è fermata tempo fa, a soli 41 anni. Eppure, la

  • PubblicatoFebbraio 25, 2023
Tempo di lettura: 2 minuti.

 Se fosse qui tra noi, Massimo Troisi avrebbe 70 anni. Invece la sua vita si è fermata tempo fa, a soli 41 anni. Eppure, la sua arte, l’inconfondibile mimica e simpatica ironia sono intramontabili. La freschezza delle sue recitazioni dai tratti poetici rimane nei cuori di tutti.

L’artista fu letteralmente rapito dalla poesia e dalla recitazione in età adolescenziale e assecondò il talento per tutto ciò che era improvvisazione, che gli riusciva molto bene. Dai primi passi mossi nel teatro arrivò all’esordio nel cinema con il suo primo film “Ricomincio da tre”. Fu un vero successo. Il passaggio dall’altra parte della cinepresa lo vide poi alle prese con la regia e la direzione. Molteplici i riconoscimenti durante la sua breve carriera.

La sua genialità, unita a una grande umiltà, lo hanno reso simpatico al pubblico in modo spontaneo al punto che ancora oggi è ricordato con immensa nostalgia. L’innata simpatia, la spontaneità dei gesti e delle sue espressioni disarmanti hanno lasciato il segno. Con la sua sensibilità ha concepito il personaggio dell’antieroe, la vittima dei tempi moderni, con tutti i dubbi e le preoccupazioni annesse e connesse.

In occasione dell’anniversario dalla sua nascita, il regista Mario Martone, suo amico e collega, insieme alla sceneggiatrice Anna Pavignano, rende omaggio a uno dei pilastri del cinema italiano, con un documentario dai toni poetici. “Laggiù qualcuno mi ama” è nelle sale cinematografiche dal 23 febbraio 2023. Come svela Martone nel trailer: «Il cinema di Troisi per me era bello perché aveva la forma della vita. Massimo è sempre rimasto vivo nell’immaginario collettivo perché era una grande anima e un grande artista. I suoi gesti gli consentono di farsi capire anche da chi non è napoletano. Facciamo questo film per riascoltarlo, rivederlo, stare con lui».

Attraverso i ricordi e lo sguardo di Martone, il vuoto lasciato da Massimo Troisi un po’ si riempie, certi che Lassù qualcuno ci ama.

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