Chiudere
Il delitto di via dell’Orsina è al Franco Parenti di Milano

Il delitto di via dell’Orsina è al Franco Parenti di Milano

Tempo di lettura: 2 minuti. Dal 17 novembre al 4 dicembre prossimo sarà possibile assistere, al Teatro Franco Parenti di Milano, a “Il delitto di via dell’Orsina”, testo che fu

  • PubblicatoNovembre 14, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti.

Dal 17 novembre al 4 dicembre prossimo sarà possibile assistere, al Teatro Franco Parenti di Milano, a “Il delitto di via dell’Orsina”, testo che fu del drammaturgo francese Eugène-Marin Labiche, esponente di spicco del genere dei vaudevilles.
Lo spettacolo, che già nella scorsa stagione incontrò il favore di critica e pubblico, lega indissolubilmente il suo nome a quello di Andrée Ruth Shammah, turbo-motore dello storico teatro milanese. Shammah, infatti, ne cura la regia, l’adattamento e la traduzione dal francese.

Con un salto temporale, la regista opera una trasposizione dal mondo borghese e perbenista dell’Ottocento francese dei testi di Labiche a quello italiano del primo dopoguerra, prefascista e convenzionalista.
L’atto unico assume all’apparenza i toni della commedia leggera, leggerezza che non è superficialità, giacché Shammah non lascia nessun dettaglio al caso, scavando nell’animo umano dei personaggi e conferendo al testo anche una certa anima noir.

I protagonisti dello spettacolo, due signori del teatro italiano, quali Massimo Dapporto e Antonello Fassari, vestono i panni di due uomini profondamente diversi l’un dall’altro: ricco, nobile ed elegante il primo, rozzo, proletario e volgare il secondo. Come in un teatro dell’assurdo, i due si risvegliano nello stesso letto, con una gran sete, le tasche piene di carbone e una profonda amnesia rispetto a quanto accaduto la sera precedente. Dal giornale apprendono dell’omicidio di una giovane carbonaia e tra una serie di equivoci e malintesi, si fa strada la loro colpevolezza. Così i due protagonisti si svelano per quello che sono e pur di sfuggire alle loro colpe e mantenere le apparenze, si dimostreranno capaci del peggio.

Dapporto e Fassari che nella loro vita artistica non avevano mai lavorato insieme, sono, per bocca di Shammah, uno duo perfetto per dare vita a questa storia, che in maniera divertente ci regala una profonda riflessione sull’insensatezza e sull’assurdità della vita.

 

 

Lascia una Risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *