“Gagarin”, il romanzo di fantascienza del peschierese Jonathan Ruben Salea
In un lontano futuro due uomini, Yoram Mastro e Keven Diamo, lavorano insieme da anni come manutentori su una grande astronave, la ESSV Levini, che orbita intorno al pianeta Gagarin, nel sistema di Proxima Centauri. Yoram è un uomo dal passato difficile, tormentato da nevrosi e dalla nostalgia per la sua famiglia lasciata nel nostro Sistema Solare. Il suo sogno infranto è quello di poter riabbracciare i suoi figli che non vede da ormai quasi dieci anni. Cerca di sopravvivere come può alla malinconia grazie soprattutto alla compagnia del paziente e sempre comprensivo amico Keven e della sua volpe domestica, Mehla.
Durante una riparazione di routine gestita dal Vice Nostromo Daina Pferd e dal Vice Nostromo Gotar Do Paràsh, qualcosa va terribilmente storto e il grave incidente svela stravolgenti verità che Yoram Mastro non avrebbe mai immaginato possibili.
“Gagarin” (220 pagine) è un romanzo di fantascienza che tratta soprattutto di nostalgia, mancanza, amore per la propria famiglia e per i propri amici più cari. L’universo narrato racchiude vari conflitti, alleanze e sciagure interplanetarie ma il cuore pulsante del libro è l’amicizia tra Yoram Mastro e Keven Diamo, nonché il profondo amore che il protagonista nutre per i propri figli lontani.
L’ambientazione futuristica è un modo per svincolarsi dalla realtà e raccontare vicende contemporanee con maggiore libertà creativa.
“Gagarin” è il quarto lavoro letterario di Jonathan Ruben Salea. I suoi libri precedenti sono “Maschere”, “Memento Mori, Stolto” e “Il Viaggio”.
Jonathan Ruben Salea nasce a Milano nel 1983 da famiglia italiana e francese ma è cresciuto a Peschiera Borromeo. Dopo anni passati all’estero tra Stati Uniti e Gran Bretagna è tornato a risiedere a Peschiera Borromeo dove vive tuttora.
