Chiudere
Etica e giornalismo sportivo: premio nazionale in memoria di Antonio Spallino

Etica e giornalismo sportivo: premio nazionale in memoria di Antonio Spallino

Tempo di lettura: 2 minuti. Lo sport è una vera e propria agenzia educativa: esso, infatti, non si limita alla promozione del solo benessere psico-fisico dell’individuo, ma, come affermava Nelson

  • PubblicatoOttobre 23, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti.

Lo sport è una vera e propria agenzia educativa: esso, infatti, non si limita alla promozione del solo benessere psico-fisico dell’individuo, ma, come affermava Nelson Mandela, lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di suscitare emozioni. Ha il potere di ricongiungere le persone come poche altre cose. Ha il potere di risvegliare la speranza dove prima c’era solo disperazione.

Il linguaggio universale dello sport, infatti, mette in relazione uomini e donne di culture e provenienze lontane, di saperi differenti, abbattendo differenze e instillando valori come l’integrazione e l’inclusione sociale, il dialogo interculturale, la pace e la giustizia.

Raccontare lo sport, pertanto, non è semplice esercizio di rievocazione mnestica, ma è soprattutto pratica comunicativa che deve necessariamente veicolare virtù etiche ed estetiche.

È giunto alla seconda edizione il Premio Nazionale di Giornalismo Sportivo per l’Etica nello Sport Antonio Spallino.

Il Premio è istituito con lo scopo di riconoscere e stimolare giornalisti che raccontano lo sport nelle sue varie discipline, con particolare attenzione all’approccio etico fondato sui valori dell’olimpismo, al fair play, al ruolo di coesione sociale e di inclusione degli atleti con disabilità. Il Premio vuole essere un omaggio allo stile e al modo di declinare i valori dello Sport nei vari campi della vita pubblica e professionale di Antonio Spallino, per mantenere viva la memoria del suo operato e divulgare, attraverso i professionisti odierni della comunicazione, la cultura dello sport e i suoi aspetti etici, oggi troppo spesso offuscati.

Il concorso nazionale, pertanto, si fa promotore di un giornalismo sportivo che riesce ad accogliere e valorizzare le diversità, di un giornalismo che narra storie sportive dove il rispetto delle regole passa dal rispetto dell’avversario e dal riconoscimento dei propri limiti.

Lo sport come una vera e propria palestra educativa, afferma Maria Spallino (figlia del compianto Antonio ndr) che, ricorda la responsabilità etica e sociale della scuola. Suo padre, infatti, è sempre stato un convinto sostenitore della triade scuola-etica- sport giacché alunni e studenti di oggi, saranno la società di domani.

Lascia una Risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *