11 novembre, la festa di San Martino… Quando ogni mosto diventa vino
Tempo di lettura: 2 minuti. L’11 novembre è la festa di San Martino, ricorrenza che in molte regioni d’Italia è associata alla maturazione del vino nuovo. C’è un vecchio proverbio
L’11 novembre è la festa di San Martino, ricorrenza che in molte regioni d’Italia è associata alla maturazione del vino nuovo.
C’è un vecchio proverbio che recita: «A San Martino ogni mosto diventa vino».
È un’occasione per ritrovarsi e festeggiare, e brindare stappando il vino novello, accompagnato da castagne o caldarroste. La festa di San Martino è ancora oggi sentita in molte zone e trova la sua origine nella tradizione contadina.
E poi chi non ricorda la poesia di Carducci: «La nebbia agli irti colli…».
Ricordo che un giorno, da bambino, seppi che avremmo cambiato casa. Mio nonno disse una cosa che mi parve strana: «Faremo San Martino».
Nelle zone agricole del nord Italia, e quindi anche da noi, fino a non molti anni fa tutti i contratti di lavoro ma anche di affitto, mezzadria, ecc. iniziavano e si concludevano l’11 novembre, data scelta perché i lavori nei campi erano già terminati ma non era ancora arrivato l’inverno. Per questo, scaduti i contratti, chi non li aveva rinnovati e aveva una casa in uso, la doveva lasciare libera in quella data.
Chi abbia visto il bellissimo film di Ermanno Olmi «L’albero degli zoccoli», ricorderà certamente le famiglie di contadini che caricavano tutti i loro poveri averi su dei grandi carri per trasferirsi da una cascina all’altra, facendo per l’appunto «San Martino». Ancora oggi in molti dialetti e modi di dire del nord l’espressione mantiene il significato di traslocare.
Ma chi era San Martino?
Martino di Tours è stato un militare romano, diventato vescovo cristiano nel IV secolo.
Durante una ronda nell’inverno del 335, Martino incontrò un mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello militare e ne diede la metà al mendicante.
La notte seguente vide in sogno Gesù, vestito della metà del suo mantello, che diceva ai suoi angeli: «Questo è Martino, il soldato romano non battezzato che mi ha vestito». Quando Martino si svegliò il suo mantello era tornato integro.
Mezzadria deriva da un termine tardo latino che indica “colui che divide a metà”.
È un contratto agricolo con il quale un proprietario di terreni e un coltivatore (mezzadro) si dividono, di solito a metà, i prodotti e gli utili di un’azienda agricola. Spesso in verità, il principio della divisione è andato incontro a distorsioni e soprusi a vantaggio del padrone.
Il termine quindi in qualche modo ricorda quello che aveva fatto Martino con il mendicante, aveva diviso il mantello a metà.
Noi possiamo festeggiare con vino e castagne!