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“Small is Beautiful”. Un’esperienza immersiva nell’arte in miniatura

“Small is Beautiful”. Un’esperienza immersiva nell’arte in miniatura
  • PubblicatoMaggio 28, 2024
Tempo di lettura: 2 minuti.

In Fabbrica del Vapore a Milano, dal 9 maggio e per tutto il mese di giugno, sarà possibile viaggiare ai confini della realtà. Dopo i successi di Parigi, Londra, New York e Bruxelles, il mondo dell’arte in miniatura si svela per la prima volta anche in Italia. Grande e incontenibile il desiderio di artisti internazionali e locali di diffondere una creatività fuori dalle righe e dai parametri non convenzionali. Protagonista è solo ciò che è “piccolo”. Da qui, l’idea di far viaggiare l’art work più piccola al mondo, aprendo un luogo dove poterla celebrare e, di fronte a essa, restare letteralmente a bocca aperta.

Il Museo d’Arte in Miniatura mostra la possibilità concreta di far convogliare, in un unico lavoro, manualità, ingegno, originalità, fantasia e – non ultima – una notevolissima dose di pazienza. Il tocco delicato e leggero delle dita che si muovono assemblando minuscoli elementi diventa il valore aggiunto a un’espressione artistica tanto complessa quanto geniale. In scena, tutto questo prende forma rendendo vivi micro modellini davvero incantevoli, ligi nel conservare dettagli precisi dei gemelli di grande taglia.

Oltre cento opere in scala ridotta che regalano un’alternativa allo sguardo antropocentrico su ciò che ci circonda. Con gli occhi di una formica si potranno vedere cloni impeccabili di dipinti e monumenti straordinari; riproduzioni di sculture famose; architetture poetiche di piccolissimi mondi reali e surreali; creazioni di animali selvatici e di alimenti, grandi solo pochi millimetri. Dai capolavori che hanno segnato la storia si passa agli oggetti di uso comune: tutto rigorosamente misurabile con le sole unghie delle dita.

Un ridimensionamento atipico e stravagante, oltre le “misure tradizionali”, che promuove una nuova modalità creativa dell’inesauribile spirito artistico, capace di tagliare i confini con l’impossibile. La fede di chi ha dato vita a queste opere pare, infatti, abolire il limite della dimensione. Limite sconfitto, nella battaglia contro l’immaginazione.

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