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Racconti senza età sulla riva della Darsena di Milano

Racconti senza età sulla riva della Darsena di Milano

Tempo di lettura: 2 minuti. La Darsena di Milano, il mare cittadino dei milanesi di vecchia e nuova datazione, ha ospitato nella sede dei Marinai d’Italia, un edificio che riprende

  • PubblicatoGiugno 1, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti.

La Darsena di Milano, il mare cittadino dei milanesi di vecchia e nuova datazione, ha ospitato nella sede dei Marinai d’Italia, un edificio che riprende le forme della plancia di una nave, l’incontro presentazione dell’ultimo libro del generale medico Samuele Valentino. “Storie di un gomitolo”, questo il titolo accattivante e incuriosente, è un libro per ragazzi e per adulti.

Il fruscio delle pagine, il profumo della carta, sentire l’odore d’inchiostro, il piacere di toccare un volume e di sfogliarlo non hanno eguali. Più voci si sono alternate nel presentare e commentare questo lavoro letterario che è il sesto in ordine di tempo di questo scrittore.

Nella scaletta degli interventi dei relatori, l’autore ha scelto personaggi e personalità diverse tra loro, un giornalista e scrittore, uno studioso di tradizioni popolari e nuove culture metropolitane e uno speaker radiofonico di Radioactive20068.
Letture magistrali da parte di due talentuose ragazze hanno catturato l’attenzione di una sala strapiena e attenta su questo libro che racchiude 14 racconti, nati dalla relazione indissolubile adulto-bambino.

Il punto privilegiato di osservazione è proprio il mondo del bambino, un bambino che non si accontenta più delle favole ma che non è ancora in grado di capire tutto. Quel bambino ha una peculiarità: fa domande. Quello che non fanno più gli adulti, padroni del mondo, che però ogni tanto perdono il contatto con la realtà. I racconti sono tutti di fantasia, tranne uno (“Storia di un gomitolo”), che offre il titolo al libro.
Perché il gomitolo? Perché il gomitolo è un contenitore ideale di storie e contiene il filo rosso delle domande da cui tutto parte e che tutto collega.

È il caso di dire “C’era una volta…e forse c’è ancora un mondo magico”, nei cui vicoli abita solo il “Pensiero Bambino”, che si esibisce in ogni bambino e si nasconde in ogni adulto, che tocca la profondità del cuore quando intercetta il mistero della vita.

 

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