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La musica folk dei Mercanti di liquore a San Donato Milanese

La musica folk dei Mercanti di liquore a San Donato Milanese
  • PubblicatoMaggio 5, 2025
Tempo di lettura: 2 minuti.

Il concerto inizialmente previsto per il 25 aprile si è tenuto la sera del 1° maggio. Lo spazio davanti al municipio di San Donato Milanese ha ospitato la band i Mercanti di Liquore, un gruppo lombardo di musica folk con un risvolto sociale che è stato attivo tra il 1995 e il 2010, per poi riprendere nel 2021 con una nuova formazione.

Il loro repertorio è costituito da composizioni originali e da rivisitazioni di canzoni dai repertori di Fabrizio De André (da cui è ispirato il loro nome) e di altri autori della musica italiana.

«Sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquore: “Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?”» (da “La collina” di Fabrizio De André,  nell’album “Non al denaro non all’amore né al denaro”).

Il gruppo è stato formato a Monza a metà degli anni 1990 da Lorenzo Monguzzi, Simone Spreafico e Piero Mucilli, che militavano nel gruppo rock degli Zoo, con l’obiettivo di dar vita a una formazione orientata verso la musica acustica, per poi sciogliersi nel 2010.

Dal 2021 questa è la nuova formazione: Lorenzo Monguzzi (voce e chitarra); Nadir Giori (basso); Lorenzo Bonfanti (batteria); Andrea Verga (banjo, mandolino, chitarra elettrica). Nella serata del 1° maggio non era presente Elio Biffi (tastiera, fisarmonica) che dal 2015 fa parte anche dei Pinguini Tattici Nucleari.

Hanno eseguito diversi brani come “Lombardia”, “Apecar” e “La semi-automatica”, quest’ultima fatta sulla falsariga dello stile di Jannacci, mentre buona parte del pubblico le cantava con loro. Ma hanno anche fatto ascoltare in anteprima due brani del nuovo disco, dal titolo “Non ci troverete mai”, che uscirà a breve e che verrà presentato il 22 maggio in una serata al Live di Trezzo d’Adda, via Mazzini, 58. Questi nuovi brani si intitolano “Coltivare l’ortica” e “Il topo”. Di quest’ultimo il pubblico ha subito imparato il ritornello: «Il topo esce spavaldo dal buco/e la farfalla vuole tornare bruco». In conclusione del concerto, data la ricorrenza, hanno anche eseguito ”Pietà l’è morta” e “Bella ciao”.

Fotografie: Paolo Pinter, Rachele Tonioni

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