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Marco Rampoldi celebra mezzo secolo di “Wish You Were Here” tra musica e drammaturgia

Marco Rampoldi celebra mezzo secolo di “Wish You Were Here” tra musica e drammaturgia
  • PubblicatoOttobre 12, 2025
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Pubblicato nel settembre 1975, “Wish You Were Here” rappresenta un’elegia dedicata a Syd Barrett, il co-fondatore dei Pink Floyd costretto ad abbandonare la band a causa del deterioramento psichico. Cinquant’anni dopo, Marco Rampoldi porta al Teatro Lirico Giorgio Gaber, in prima milanese il 28 ottobre, uno spettacolo che va oltre il semplice tributo.

L’ensemble che aveva già celebrato “The Dark Side of the Moon” torna con un progetto ambizioso: l’esecuzione integrale del disco arricchita dalla drammaturgia di Paola Ornati. Non solo musica dal vivo, dunque, ma racconto scenico che esplora il rapporto della band con Barrett, interpretato da Matteo Pisu. Sul palco prende forma il tema dell’assenza che attraversa l’album, quella nostalgia e alienazione che i Pink Floyd trasformarono in sound etereo.

La proposta musicale attinge alle diverse versioni che la band ha realizzato nel corso degli anni, con sette musicisti, tre coriste e una sezione fiati. Filmati originali con le traduzioni dei testi permettono al pubblico di cogliere appieno la profondità dei versi di Roger Waters. Lo spettacolo si estende poi a rarità del periodo Barrett e ad altri capolavori della discografia Floyd, costruendo un percorso che coinvolge anche chi non è cresciuto con quell’album.

L’album originale raggiunse il primo posto su entrambe le sponde dell’Atlantico e divenne il disco più veloce a conquistare la vetta negli Stati Uniti e proprio mentre Sony Music pubblica l’edizione per il cinquantennale con inediti e rarità, il Lirico offre l’occasione di riscoprirlo dal vivo, in una dimensione teatrale che dialoga con il presente.

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