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Il magazzino degli scarti, storie di vite buttate

Il magazzino degli scarti, storie di vite buttate

Tempo di lettura: 2 minuti. Storie di vite buttate, l’universo vero e palpitante degli ultimi scandagliato in profondità dal laboratorio di scrittura di Auser di Peschiera e trasformato in un’installazione

  • PubblicatoGennaio 10, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti.

Storie di vite buttate, l’universo vero e palpitante degli ultimi scandagliato in profondità dal laboratorio di scrittura di Auser di Peschiera e trasformato in un’installazione artistica vivente dalla regista Simonetta Favari.
«Il Magazzino degli scarti, questo il titolo dell’opera – ha spiegato l’artista – è nato durante il periodo del lockdown. Tratta il tema dell’umanità ferita. Ognuno di noi del laboratorio ha scritto un testo, ispirandosi a fatti di cronaca, a pagine di storia, a vicende familiari.  Sono nati undici racconti coinvolgenti, struggenti ma con impeto di riscatto. Avevamo già iniziato a provare quando il Covid ci ha bloccato e tutto si è congelato. È da lì che mi è nata l’idea: partire da quel congelamento e mettere a fuoco, a disgelo, solo gli occhi, che sono stati e sono tutt’ora, a causa delle norme di protezione, la parte del nostro corpo in comunicazione diretta».
L’installazione, ospitata dalla biblioteca comunale di via Carducci il 22 e 23 gennaio dalle 15.00 alle 18.00, sarà composta da oggetti abbandonati e da “quadri viventi” rappresentati da 11 personaggi considerati scarti della società. Chi vorrà capire le loro storie, munito di cellulare, dovrà posizionarsi di fronte al protagonista e ascoltarne il racconto.
Esseri umani come fantasmi, decifrabili solo dallo sguardo e le cui voci si perdono in lontananza, descritti e interpretati da Carmen Sindoni, Mara Chiarentin, Simonetta Favari, Pierpaolo Garibaldi, Silvana Repossi, Benedetta Murachelli, Mariangela Maffezzoli, Maria Bacchetti, Cinzia Giangiacomi, Stefania Benaglio e Flavia Rossi.
«L’arte come esperienza di vita – ha commentato il vicesindaco Stefania Accosa -. Abbiamo subito voluto appoggiare l’idea di Simonetta Favari perché è fondamentale che anche a Peschiera si svolgano eventi artistici di contenuto ricercato per offrire ai cittadini una ricca e diversificata programmazione culturale».
L’ingresso alla mostra sarà gratuito, nel rispetto della normativa vigente anti covid e solo su prenotazione contattando il numero 3282783214 dalle 10:00 alle 13:00.

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