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Gilgamesh, il vero inizio del Fantasy

Gilgamesh, il vero inizio del Fantasy

Tempo di lettura: 2 minuti. La tribù, radunata attorno al fuoco nella grande caverna, ascoltava i racconti dei cacciatori. Uno di loro, forse deluso per aver preso solo un vecchio cervo

  • PubblicatoGiugno 12, 2022
Tempo di lettura: 2 minuti.

La tribù, radunata attorno al fuoco nella grande caverna, ascoltava i racconti dei cacciatori. Uno di loro, forse deluso per aver preso solo un vecchio cervo malandato, cominciò a raccontare di un essere mostruoso dalle enormi corna, e quando lui lo uccise, il Dio del tuono fece sentire la sua voce. Tutta la tribù lo acclamò entusiasta e lo sciamano prese un pezzo di legno carbonizzato e ne disegnò le imprese sulle pareti della caverna.

Forse cominciò così: il fantastico è nato con l’uomo, ma il vero inizio si ha con la nascita della scrittura. Il primo poema epico dell’umanità è l’epopea di Gilgamesh, poema scritto su tavolette d’argilla in caratteri cuneiformi, diffuso tra tutti i popoli della Mesopotamia.
La prima versione è sumera (2000 a.c.), quella più completa è la versione classica babilonese, attribuita a uno scriba di nome Sinleqiunnini.

Gilgamesh, re della città sumera di Uruk, figlio del Dio del Sole, è talmente esuberante che gli Dei gli mandano un antagonista: Enkidu. Fanno a botte, diventano amici e compiono insieme numerose mirabolanti imprese. Ma qualcosa cambia: Enkidu muore e il Re non si da pace: va a cercare l’amico nell’oltretomba, ma rimane sconvolto da quello che vede. Va a cercare la pianta dell’immortalità, ma gli viene mangiata da un serpente. Le avversità lo fanno diventare un re saggio e come tale regnerà fino a tarda età.

La cosa più interessante di questo poema è che ci troviamo il primo racconto del diluvio universale, di molto precedente rispetto al racconto biblico: c’è Noè, ma si chiama Utanapishtim.
Perché stupirsi? Abramo era un sumero, la Bibbia dice che veniva da Ur.

E non si offenda nessuno, ma la stessa Bibbia, come gli apocrifi dell’antico testamento (Libro di Enoch ecc.), contiene numerosi racconti difficilmente catalogabili come “realistici”, ma mitologia e fantastico sono cose diverse, anche se il Fantasy attinge a piene mani nella mitologia.

Invito alla lettura:
“La saga di Gilgamesh”
A cura di Giovanni Pettinato
Mondadori, 2004

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