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Vince la nazionale italiana e anche l’inclusione con l’audiodescrizione per 32 tifosi con disabilità visive al Mapei Stadium

Vince la nazionale italiana e anche l’inclusione con l’audiodescrizione per 32 tifosi con disabilità visive al Mapei Stadium
  • PubblicatoGiugno 10, 2025
Tempo di lettura: 2 minuti.

Fischio dell’arbitro, si aprono le danze nel rettangolo di gioco al Mapei Stadium di Reggio Emilia. L’Italia si misura contro la Moldavia. L’atmosfera è calda. Dagli spalti, a tinte blu, si levano cori per gli undici azzurri. Le bandiere tricolore sventolano all’impazzata. Non manca qualche fischio per Luciano Spalletti alla sua ultima partita da CT della nazionale.

La bellezza del calcio è qui, si respira. C’è aria di festa quando gli azzurri giocano. A partecipare alla grande festa collettiva, ieri sera, c’erano 32 tifosi con disabilità visive – e relativi accompagnatori – che normalmente seguono il calcio dal divano di casa, ascoltando le cronache trasmesse da radio e televisioni.

Negli ambienti sportivi, la sensibilità verso l’inclusione di tutti non è sempre così diffusa come dovrebbe. Fortunatamente la FICG dà l’esempio e anche stavolta – come già accaduto in molteplici occasioni – ha voluto attivare Connect Me Too, servizio di audiodescrizione attraverso cui a chi ha problemi a vedere viene data la possibilità di essere ugualmente partecipe dell’evento.

Il servizio è realizzato da CMT Translations, realtà milanese che ha sviluppato un sistema che permette di diffondere a chi è in ascolto la narrazione di ciò che succede in campo e fuori. Ciechi e ipovedenti, grazie a questa innovazione, prendono finalmente posto in tribuna e si sentono parte della grande bellezza della nazionale.

Tramite cuffie o auricolari, collegate al proprio smartphone, i tifosi accolgono con grande entusiasmo la voce di Enrico Boiani, giornalista e tra i più bravi audiodescrittori in Italia, che racconta la partita con un’infinità di parole, descrivendo ogni dettaglio con precisione chirurgica. Non si risparmia, affinché l’audiodescrizione risulti iper-dettagliata e l’esperienza immersiva.

Sa che le sue parole sono preziosi mattoncini che costruiscono, uno dopo l’altro, le immagini nelle menti delle persone con disabilità visiva. La narrazione, affiancata dal ruggito assordante dello stadio, dal suono del pallone calciato, dagli schiamazzi di giocatori e allenatori, crea una connessione con ciò che c’è intorno.

Della parte tecnica di Connect Me Too, ovvero la tecnologia digitale che si appoggia sulla rete 4G o 5G e che ha permesso l’ascolto, se ne sono occupati Tony D’Angelo e Rossella Rosselli, rispettivamente responsabile del progetto “Connect Me Too” e responsabile della comunicazione per CMT Translations.

Con Connect Me Too, ciechi e ipovedenti hanno sentito di far parte di qualcosa di grande: per questi 90 minuti, in cui l’Italia è riuscita peraltro a imporsi per due reti a zero, hanno potuto vivere incredibili emozioni che rimarranno nei cassetti della memoria. Il calcio è anche questo, inclusione, accessibilità, ricordi e passione. E chissà, forse anche il limite della vista, durante la partita, è sembrato quasi svanire tante le emozioni che hanno riempito i loro cuori. E aspettando le prossime partite per la qualificazione ai mondiali non resta che dire… Forza Azzurri!

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