Uniti per l’Università di Perugia: Marianelli e Gammaitoni insieme per un’università partecipata e inclusiva

Si vota il 17 giugno prossimo per il secondo e definitivo turno per eleggere il nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Perugia. Il candidato più votato al primo turno, Prof. Massimiliano Marianelli, favorito per diventare il prossimo Rettore, ha ricevuto il sostegno programmatico del Professor Luca Gammaitoni, rimasto fuori dal ballottaggio con una manciata di voti.
Lo sfidante Luca Porena parte da uno svantaggio consistente ma, nonostante sia siano rincorse voci di un possibile ritiro dalla corsa, al momento è rimasto in corsa.
I sottoscritti Prof. Massimiliano Marianelli e Prof. Luca Gammaitoni, riconoscono un’ampia concordanza tra i loro programmi, una convergenza sostanziale che prende forma dal progetto “Prendiamoci cura. L’Università per il nostro tempo: comunità, relazioni, ricerca” e che si fonda su valori condivisi: attenzione ai più fragili, promozione del benessere di tutte le persone, inclusione e responsabilità sociale.
Questa sintonia si riflette in un insieme di punti programmatici concreti, che testimoniano una volontà condivisa di lavorare in modo coeso per il bene comune dell’Università. Si tratta di un cammino che guarda alla partecipazione e alla possibilità concreta di costruire “ponti” -non schieramenti -, valorizzando le diverse sensibilità presenti nella nostra comunità accademica.
La convergenza si misura, in particolare, su specifici punti programmatici:
1. Valorizzazione della comunità accademica
2. Immaginiamo l’Ateneo come una comunità di persone, dove relazioni e sinergie tra studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo-bibliotecario e CEL siano il fondamento per una crescita condivisa. In quest’ottica, intendiamo favorire un progressivo miglioramento dei luoghi di studio e di lavoro, promuovendo ambienti accoglienti e funzionali per tutte e tutti.
3. Didattica, Ricerca e Terza Missione
4. Siamo convinti dell’importanza di un’Università che integri profondamente didattica, ricerca e terza missione. Vogliamo favorire il dialogo tra saperi e promuovere un contesto in cui la conoscenza sia generata e condivisa in modo aperto. La ricerca di base è un valore fondamentale, che deve restare libera da pressioni esterne e capace di promuovere un modello universitario in grado di favorire il dialogo interdisciplinare. L’obiettivo è la definizione di una comunità accademica capace di generare e diffondere nuova conoscenza.
5. Semplificazione
6. Crediamo in una gestione che favorisca la partecipazione e il confronto, attraverso strutture amministrative snelle e trasparenti. Proponiamo strumenti come gli “Stati Generali” dei Dipartimenti per rafforzare il dialogo e la collaborazione tra le diverse componenti dell’Ateneo, nel rispetto del principio di sussidiarietà.
7. Inclusione, welfare e attenzione alle fragilità
8. Riteniamo prioritario promuovere il benessere di tutte le persone, attraverso politiche di welfare, pari opportunità e contrasto alle disuguaglianze. Un Ateneo che si “prende cura” delle persone è un Ateneo capace di valorizzare il potenziale di ciascuna di esse.
9. Centralità degli studenti
10. Gli studenti sono parte attiva e fondamentale della vita accademica. Vogliamo migliorare la qualità della didattica, potenziare i servizi e promuovere il coinvolgimento degli studenti nei processi decisionali. Particolare attenzione va anche ai dottorandi, il cui contributo alla ricerca deve essere riconosciuto e valorizzato, anche attraverso adeguate forme di rappresentanza.
11. Incremento delle rappresentanze
12. Riteniamo importante ampliare la rappresentanza nei principali organi di governo dell’Ateneo, includendo il personale tecnico-amministrativo-bibliotecario e CEL, i dottorandi e i ricercatori, per una comunità universitaria più equa e partecipata.
13. Sostegno al personale precario
14. Crediamo nella necessità di costruire percorsi chiari e sostenibili per i giovani ricercatori, valorizzando il loro ruolo strategico nella ricerca e per la vita tutta dell’Ateneo. La stabilizzazione, con una programmazione chiara, rappresenta una scelta responsabile e orientata alla qualità.
15. Autonomia dell’Università
16. L’autonomia dell’Ateneo è un valore fondamentale che intendiamo tutelare, garantendo un contesto libero per il pensiero, la ricerca e la formazione. Promuoviamo un’autonomia responsabile, al servizio della collettività.
17. Visione partecipata del rettorato
18. Immaginiamo una gestione trasparente e fondata sul dialogo, dove il Rettore eserciti un ruolo di coordinamento valorizzando le deleghe, il ruolo dei Dipartimenti e la collegialità come metodo e valore.
19. Apertura internazionale
20. Vogliamo un Ateneo radicato nel territorio umbro ma aperto al mondo, capace di dialogare con le migliori esperienze nazionali e internazionali. La dimensione europea e globale è essenziale per arricchire la nostra comunità e offrire nuove opportunità a studenti, docenti e ricercatori personale tecnico-amministrativo-bibliotecario e CEL.